UMANITÀ

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UMANITÀ: l’ “Umanità” di Sauro Cavallini donata alla COOP

A Prato, nella sede toscana di Coop Italia, il 30 agosto non è una mattinata come le altre. Teo Cavallini, dipendente Coop e figlio dello scultore Sauro Cavallini, è davanti alla scalinata d’ingresso dello stabile con una folla di colleghi, e sta per sfilare il drappo che copre una scultura di suo padre, scomparso nel 2016. Accanto a lui ci sono Maura Latini e Domenico Brisigotti, presidente e direttore generale di Coop Italia. «Quest’opera rappresenta per me l’abbraccio che volevo dare a tutti voi», ha detto poco prima.

Poi il drappo scivola via, la scultura si svela. È una figura umana dalle fattezze femminili, in ferro rosso e larga circa 2 metri, realizzata da suo padre negli anni ‘60. È adagiata su un fianco, a rappresentare insieme la forza e la fragilità dell’essere umano, e “Umanità” è, per l’appunto, il suo nome. Sotto, una targa con una dedica: “Alle donne e agli uomini di Coop Italia”.

La scultura è infatti un dono che Teo ha fatto a Coop Italia e che ha voluto dedicare alla grande famiglia del mondo cooperativo.